Mi spiego meglio.
Sappiamo tutti che le leve con cui un governo può incidere sulla ricchezza e sul reddito dei cittadini sono in genere due: quella monetaria e quella fiscale. Vi sono ovviamente altre leve, che però presuppongono un intervento diretto nell'economia, ad esempio costruire un'infrastruttura (un porto o un'autostrada), ma ultimamente, dal ripudio dei piani quinquennali, non sono molto popolari.
La leva monetaria, cioè il rafforzamento o la svalutazione della moneta è ormai pochissimo manovrabile essendo in mano alla BCE, resta quindi la leva fiscale.
Quello che mi lascia sorpreso è che si parli semplicemente di tagli alle tasse senza pensare che dietro "dovrebbe" esserci un ragionamento di politica economica. Mi spiego meglio.
Se decido di tagliare l'IMU, implicitamente decido di non tassare più la ricchezza (che per sua natura produce rendita), favorendo gli investimenti in questo campo, cioè nello specifico nel mattone.
Se decido di tagliare l'IVA (in questo caso dovrei dire più propriamente di "non aumentare"...) favorisco i consumi interni.
Se decido di operare sul cuneo fiscale dei lavoratori favorisco sia i consumi interni, sia sprono le imprese a assumere lavoratori in Italia perché il costo del lavoro diminuisce.
E potrei continuare così per molto e per tutta Europa.
Quindi in teoria il processo dovrebbe essere inverso: ho una politica economica che fa parte della mia visione dell'Italia dei prossimi anni, quindi voglio arrivare a quell'obiettivo che nello specifico potrebbe essere rilanciare i consumi o la rendita (giusto o sbagliato che sia), quindi prendo alcuni provvedimenti fiscali, sia tasse che incentivi, che indirizzeranno l'economia su quella strada.
Io francamente ho qualche difficoltà a capire dove le forze politiche vogliano arrivare, perché il processo decisionale mi sembra ancora molto ideologizzato: aboliamo l'IMU perché è una cosa di destra (ma la destra non dovrebbe essere liberista ?!?) o tagliamo le tasse sul lavoro perché è una cosa di sinistra.
Ma chi ha una visione, un'idea di come dovrà essere questo paese tra 5 anni?