Da giorni si legge che l'euro è a rischio. Ma è difficile capire cosa voglia dire in concreto. Perchè pare difficile immaginare che ogni paese esca dall'euro senza conseguenze terribili (ne avevamo parlato qui), con fughe di capitali, disoccupazione e inflazione oltre ai problemi collegati alla riconversione di una parte degli euro in un'altra moneta.
Di certo se un paese tornasse alla vecchia moneta pagherebbe molto più cari i prestiti. Lo spread salirebbe e per questo pare preferibile restare nell'euro: meglio lo spread a 482 (il valore odierno) che a 750...
Non conviene neppure ai tedeschi che qualche paese, specie se industriale, esca dall'euro perché la Germania vende al resto dell'Europa più di quanto compra dal resto dell'Europa e se qualche paese uscisse diventerebbe più competitivo sul mercato tedesco e smetterebbe di comprare i prodotti tedeschi. Non solo: se qualche paese esce dall'euro, altri lo seguirebbero per competere con chi esce.
Per questo sono incomprensibili sia la posizione di chi pensa che l'euro abbia i giorni contati sia l'atteggiamento della Merkel. La Cancelliera tedesca pretende che i singoli paesi mettano a posto i propri conti pubblici come condizione per intervenire, parla di unione fiscale e di revisione dei trattati. Cose che richiedono mesi, mentre i capitali abbandonano i paesi in difficoltà con la velocità della luce.
Oggi è toccato alla Germania che, per la prima volta dopo decenni, non ha collocato il 35% dei suoi bund decennali. I mercati avvisano la Merkel? Oppure preferiscono altri titoli mettendo in conto la svalutazione dell'euro?
Se l'euro non crolla, l'Europa rischia di pagare tassi elevati sul debito pubblico, finendo in recessione forse a lungo. Potrebbe ricorrere all'emissione di moneta con cui acquistare i titoli del debito pubblico sui mercati secondari, con la BCE che usa tutti i poteri e l'indipendenza di cui dispone per aggirare i vincoli tedeschi.
In tal caso l'euro si svaluterebbe, come sta accadendo, e questo può spiegare perchè la domanda dei titoli di stato tedeschi è stata modesta (se l'euro si svaluta servirebbe un tasso più elevato per indurre gli investitori a scegliere titoli in euro).
Solo se la Merkel cambierà idea sugli eurobond, chiamati in modo diverso e emessi magari dal fondo salva-stati (di cui avevo parlato qui), la crisi si attenuerà. Più si aspetta più gli scenari peggiori diventano credibili e, soprattutto, più alto diventa il prezzo da pagare per collocare i titoli del debito pubblico di tutta Europa.