27 novembre 2011

La possibile mossa della BCE

Perchè il 35% dei titoli emessi dalla Germania la scorsa settimana non sono stati collocati?

A mio parere la ragione è che non conviene comprarli. I titoli rendono meno del 2% annuo e sono denominati in euro. Se l'euro perde valore rispetto al dollaro, e non è improbabile che accada in poco tempo, l'investimento in bund non conviene. Si guadagnerebbe il 2% in un anno ma si rischia di perdere di più. Meglio allora comprare dollari o titoli di stato americani.

Implicitamente i mercati, se la mia interpretazione dei fatti è vera, pensano che l'euro perderà valore rispetto al dollaro. Perché?

La ragione immediata è che gli americani non comprano più titoli in euro, non prestano soldi alle banche europee e anzi si liberano dei titoli denominati in euro. Poi c'è un'altra ragione: forse i mercati pensano che in futuro l'euro perderà valore perchè la BCE prima o poi sarà costretta a creare moneta. E questo significa che l'euro perderà valore.

Eugenio Scalfari oggi racconta cosa starebbe per accadere: Mario Draghi, presidente BCE, sta lavorando per convincere le banche europee a accettare un gigantesco rifinanziamento di 1000 miliardi di euro per 2-3 anni.

Tempo necessario per ridare credibilità e far crescere le economie europee, creando quindi le condizioni per fare in modo che le banche europee, oggi piene di titoli di stato europei, si possano di nuovo finanziare sui mercati.
Oltre alla manovra servono precise garanzie da parte dei paesi europei. Devono crescere e non devono continuare a indebitarsi a un ritmo elevato. Altrimenti non si esce dallo stallo: le banche non riceveranno soldi dal resto del mondo e la sola via per diventare più credibili sarà quella seguita adesso: liberarsi dei titoli pubblici europei, mettendo in difficoltà i governi.

Dunque due settimane di tempo per convincere le banche a farsi finanziare, come accadde negli USA con il TARP, e per preparare o piani per mettere in sesto i conti pubblici. Ecco il perché del sospetto ritardo di Monti nel varare le misure di finanza pubblica e anche il perchè del rifiuto tedesco degli eurobond: potranno servire ma solo insieme a una serie di altri provvedimenti.

Questo è un possibile scenario che riuscirebbe a mettere a posto una serie di problemi: non è una soluzione temporanea, non richiede gli eurobond, non viola le regole del gioco, segue uno schema già testato (il TARP negli USA), affronta anche i problemi bancari oltre a quelli degli stati e impone limiti al debito e provvedimenti per la crescita e fa respirare l'economia europea. Inoltre è uno scenario compatibile con il finanziamento anche di stati da parte del FMI.