11 novembre 2011

L'irresponsabilità

Berlusconi, che si dimetterà nel week end, ha lasciato l'Italia in una situazione finanziaria difficile, con la fiducia sulla possibilità di pagare il debito ai minimi termini e un tasso di crescita sempre più basso.
Le elezioni non sono una soluzione perchè non è certo che diano una maggioranza solida e perchè significherebbero almeno due mesi di incertezze, durante la campagna elettorale.

Cosa resta da fare?

Pare esserci una sola via percorribile: il governo Monti. Monti ha credibilità sui mercati internazionali e un ottimo curriculum.

Questa è, in sintesi, la situazione politico-finanziaria di questi giorni. Ieri sera, durante la trasmissione di Michele Santoro, Servizio Pubblico, l'ipotesi di un governo Monti è stata sottoposta a un sondaggio che chiededeva: siete favorevoli a un governo Monti appoggiato da PD, PDL e terzo polo?

Il 75% approva il governo Monti, secondo Giulia Innocenzi che in diretta legge i risultati.

Poi interviene un blogger che spiega che Monti ha fatto o fa parte del famoso gruppo Bilderberg, della Trilaterale e di altri gruppi di cui si parla nei siti complottisti (dove Monti è indicato anche come massone o membro di una setta segreta dell'università di Yale, ecc.) e, come racconta questo sito (segnalatomi da Mattia), cambia la domanda e le risposte.

La maggioranza dei votanti su Facebook all'improvviso diventa ostile all'ipotesi di un governo Monti.

Non è dato sapere se, oltre a essere contro Monti, i telespettatori siano anche favorevoli al fallimento dello Stato italiano, ma una cosa è certa: l'Italia pare un paese con le idee poco chiare sul rischio che corre con uno spread che ha raggiunto i 575 punti.

A dire il vero non dovremmo stupirci. Basterebbe fare un elenco di politici o di personaggi famosi per capire che pochi propongono analisi e soluzioni rigorose. Grillo da anni sembra invocare il fallimento di tutto e tutti, Berlusconi pensa che tutto vada sempre bene (il ritaglio de La Stampa risale La Stampa del 13 agosto 1994 ma pare preso da un giornale dei giorni scorsi). Altri non vogliono assumersi la responsabilità di una situazione difficile, cavalcando i mal di pancia dei loro elettori che forse credono davvero che Monti sia l'espressione di banche pronte a distruggere il mondo.

Questa irresponsabilità, che si manifesta in vari modi, può spiegare bene perchè siamo un paese con i conti pubblici disastrati.

Per fortuna -vien quasi da dire- siamo alle prese con una semplice alternativa: un governo Monti credibile per i mercati finanziari o il concreto rischio del fallimento. Se esistesse una terza via, molti italiani la imboccherebbero. Salvo cambiare idea pochi minuti dopo.