La scorsa Estate avevo segnalato un buon esempio dato dall'ormai ex-governo spagnolo socialista di Zapatero che riguardava un netto taglio delle spese militari.
Nello stesso articolo mostravo anche come tali spese, dovute soprattutto all'importazione di armamenti ultra-moderni e nuove tecnologie militari, furono ingigantite dai governi dei popolari, (la destra spagnola), di Aznar.
Sarà stato, (così come l'ondata di imposte sui redditi più elevati), una mossa pre-elettorale del PSOE per tentare di recuperare la fiducia crollata a picco dell'elettorato di sinistra spagnolo, non dico di no.
Intanto però il taglio ci fu, e poi comunque almeno per me è difficile immaginare che tutte queste scelte della scorsa Estate sarebbero state tradite dal PSOE subito dopo le elezioni se le avesse vinte, (altro che "indignados" ci sarebbero stati a questo punto...tornava la guerra civile contro il governo).
Ma anche da parte del PP, per quanto riguarda almeno i tagli alla Difesa, in tempo di crisi mi aspettavo che per lo meno quelli fossero intoccabili anche qualora cambiasse il governo.
Invece le premesse della nuova maggioranza di destra non sono affatto buone neppure sotto quest'aspetto.
Infatti Rajoy ha appena presentato la sua squadra di governo; e chi c'è come Ministro della Difesa? Niente meno che Pedro Morenés Eulate presidente esecutivo della sezione spagnola della MBDA, una delle maggiori industrie produttrici di missili in Europa.
Insomma se il buongiorno si vede dal mattino, le premesse non sono affatto buone.