
Lunedì scopriremo cosa ci riserva il pacchetto di proposte che Mario Monti sta preparando per garantire il pareggio di bilancio nel 2013 e rassicurare i mercati.
Le anticipazioni non sono entusiasmanti se anche due conservatori come Alesina e Giavazzi bacchettano alcune idee come quella di fermare l'adeguamento all'inflazione delle pensioni (vedi qui), idea che farebbe risparmiare parecchi soldi al governo, ma si tradurrebbe in una diminuzione dei consumi. Una pessima idea in un'economia che cresce troppo lentamente.
In attesa delle novità da Palazzo Chigi, facciamo qualche proposta per trovare 15-20 miliardi necessari a sistemare i conti.
1 - costi della politica. Si tratta di fare una serie di tagli al numero dei politici, agli stipendi, alle pensioni, alle auto blu, al numero di consiglieri di amministrazione nelle società pubbliche, ecc. con un risparmio di almeno 1 miliardo l'anno.
2 - spese militari. Qui il risparmio potrebbe essere di almeno 2 miliardi l'anno, considerato che si può rinunciare a comprare un pò di nuove armi e si potrebbe cogliere l'occasione della crisi per ritirare un pò di soldati dall'estero. Solo la missione in Afghanistan costa circa 1 miliardo l'anno.
3 - pensioni. Con un giusto mix di interventi il risparmio si può stimare in 2 miliardi l'anno.
4 - patrimoniale alla francese: si applica al patrimonio di chi possiede almeno 1-1,5 milioni di euro e la stima è di entrate per 5 miliardi di euro l'anno.
5 - ICI: la reintroduzione garantirebbe 3,5 miliardi, ma le aliquote possono diventare progressive e i comuni possono rivedere i valori catastali. Supponiamo un incasso di almeno 4 miliardi da parte degli enti locali, con conseguente risparmio dei trasferimenti statali
6 - evasione: non è irrealistico pensare a provvedimenti che facciano aumentare le entrate di 5 miliardi con una serie di provvedimenti ben congegnati.
7 - l'ICI della Chiesa: la fine dei priviegi darebbe altri 2 miliardi (vedi qui)
8 - IVA: un punto in più significa oltre 4 miliardi di maggiori entrate.
Siamo arrivati a 25 miliardi tra maggiori entrate e minori spese tra cui scegliere quelle necessarie per riequilibrare i conti e per deprimere il meno possibile l'economia.
A questo potremmo aggiungere una serie di entrate straordinarie da rimpiazzare, nei prossimi anni, con maggiori entrate dovute alla crescita dell'economia e ad una serie di altri risparmi in alcune voci di spesa.
Il rientro dei capitali dall'estero ha reso molto poco e si potrebbe chiedere a chi ha "scudato" i capitali di versare altri soldi. Ipotizziamo che in questo modo entrino altri 5 miliardi l'anno per 2-3 anni. Altri 5 miliardi l'anno per 2-3 anni si possono ottenere con le privatizzazioni. Una somma analoga si può ottenere tagliando le tante voci di contributi alle imprese e, con un pò di raziocinio, anche le detrazioni e le deduzioni dei contribuenti.
Dunque s'è fatta la manovra per recuperare almeno 20 miliardi più altri 15 straordinari, se serve.
Succederà tutto questo? Credo proprio di no....