05 settembre 2011

L'ennesima finanziaria disastrosa


Fino ad ora mi sono astenuto a commentare l'ultima (terza) finanziaria di stampo tremontiano, ben sapendo che la montagna avrebbe partorito il topolino. Mai come con questa manovra ci sono stati annunci, smentite, modifiche, cambi e giravolte su provvedimenti, tagli e tasse.
Ad oggi la manovra SEMBRA definitiva e posso esprimere finalmente, a ragion veduta, il mio giudizio.

La manovra è semplicemente terrificante.

Non ci sono altri termini per definirla, qualunque altra definizione sarebbe ampiamente ottimistica. Cercherò (brevemente) di spiegare perchè:

1. E' una manovra improvvisata, senza una politica alle spalle, il cui unico interesse è fare cassa nell'immediato senza risolvere alcun problema. Alcuni problemi, poi, vengono rinviati sine die. Vedi l'abolizione delle province.

2. La parte sull'evasione fiscale fa veramente ridere. Per chi ha qualche anno e ricorda la legge "manette agli evasori", ricordo che la legge fu tolta proprio da Visco, in quanto assolutamente inefficace. Riporto qui un paio di commenti d'epoca.
Questo furore verso gli evasori fa ridere sia come modalità, in quanto mandare in galera chi evade più di 3 milioni di Euro, cioè qualcosa come 10 milioni di imponibile dopo la sentenza definitiva, fa veramente ridere in un paese come l'Italia dove i processi durano secoli, sia perchè viene da un pulpito che gli evasori li ha sempre protetti.

Vogliamo forse ricordare che il nostro ministro delle finanze ha insegnato a mezza Italia come creare società in Lussemburgo? O forse il regalo dello scudo fiscale facendo pagare il 5% (mentre nel resto d'Europa si pagava il 30%) che ha creato la più grande bolla immobiliare della storia in Italia? O forse le società offshore del presidente del consiglio? Potremmo continuare per molto, ma fermiamoci qui, perchè tanto già basta che per dire che con esempi del genere è difficile fare i puri e convincere i contribuenti italiani a pagare. Ricordo che Visco, a suo tempo, aumentò il gettito di circa 30 miliardi senza mandare in galera nessuno.
Volete combattere l'evasione? Bene: tracciabilità fino 200 Euro, niente sedi o residenze all'estero, contabilità di cassa per i semplificati. Basta questo!

2. I tagli agli enti locali, spremuti come limoni. Ma voglio ricordare una cosa degli enti locali: prima di dire che chiuderanno gli asili nido, voglio che mi dimostrino, conti alla mano che: non hanno derivati in bilancio, non ripianano sistematicamente le perdite delle mille società partecipate con soldi pubblici, che i consiglieri di amministrazione di queste società sono al massimo 3 e non 30 per società in modo da accontentare tutti i partiti!

3. Provvedimenti per la crescita inesistenti. Si lamentano insieme confindustria e sindacati. Ma finchè si rimane alle chiacchiere è tutto facile:
Dov'è il ponte di Messina?
Dov'è il piano casa?
Dov'è la riforma dell'art. 41 della costituzione?
Dov'è l'obbligo del pareggio di bilancio?

4. Riforma previdenziale. E' probabilmente più facile tagliare gli anni di pensione a chi l'ha riscattata che chiedere a chi è andato in pensione con il retributivo di abbassarsi un po' la pensione. Fortunatamente la norma sui riscatti di laurea è durata 24 ore, ma per le pensioni d'oro suggerisco di leggere il libro di Mario Giordano: "sanguisughe"

5. Riforma dell'art. 18 sulla libertà di licenziare. Cosa c'entra con la finanziaria? Mah!

6. Numeri dei conti correnti nelle dichiarazioni dei redditi. Ops, tolta anche questa... si, anche perchè essendoci un archivio informatico unico di tali dati a cui Agenzia delle Entrate e Guardia di Finanza possono accedere, a cosa serve?

In sostanza tanta, ma tanta, aria fritta. Ma purtroppo temo che i mercati finanziari non la berranno tanto facilmente.