Qual è stato il giorno che più ha influenzato il mondo negli ultimi anni? A questa domanda molti risponderebbero l'11 settembre 2001, il giorno degli attentati che hanno ucciso migliaia di americani tra Washington, New York e la Pennsylvania.
L'11 settembre è iniziato il peggio dell'era Bush: le due guerre, in Afghanistan e Iraq, (quest'ultima scatenata sulla base di prove false, costata migliaia di vittime occidentali e oltre 3000 miliardi, come ha spiegato Stiglitz (vedi qui) tra spese già sostenute, minori introiti e spese future) sono state un aspetto dell'America selvaggia, capace di offrire solo un futuro cupo e retorico ai propri concittadini e soldi a palate per pochi, beneficiati dalle commesse militari e dai tagli fiscali.
E' mancata una politica economica capace di far crescere le imprese e di correggere i profondi squilibri prodotti dal mercato senza regole.
Si poteva fare diversamente? La storia poteva evolversi seguendo un altro schema?
Sì, se il 7 novembre 2000 avesse vinto il candidato più votato dagli americani, Al Gore.
Come tanti italiani, ho sentito parlare per la prima volta di Al Gore nel 1992, quando è diventato vicepresidente degli Stati Uniti.
Nel 1992 Al Gore spiegava che il futuro dell'economia era legato a internet, che ai tempi era uno strumento usato da pochi, per lo più scienziati e istituzioni militari. La previsione di Gore pareva azzardata, ma aveva visto giusto e gli USA hanno goduto, tra il 1992 e il 2000, del più lungo periodo di crescita ininterrotta. Internet ha cambiato l'economia tradizionale e offerto un gran numero di servizi nuovi, dando l'opportunità a molti imprenditori di creare dal nulla imprese che trovavano e creavano un mercato immenso.
Nel 2000 Al Gore ha spiegato che era ora di dare una svolta all'economia, in crisi dopo lo scoppio della bolla di internet: il futuro era verde e consisteva nel trasformare tutto ciò che produce e consuma energia, privilegiando le produzioni meno inquinanti e i prodotti capaci di consumare di meno.
Una vera e propria rivoluzione copernicana per un paese che è diventato la più grande potenza economica mondiale grazie all'abbondanza di energia a basso costo.
La storia non si fa con i se e i ma. Tuttavia si può essere certi che con Al Gore alla Casa Bianca l'Iraq non sarebbe stato invaso, gli americani avrebbero risparmiato 3000 miliardi (e moltissime vite umane) e l'economia avrebbe beneficiato di una rivoluzione verde che prima o poi qualcuno realizzerà e che per adesso il mercato sta facendo, ma troppo lentamente.
Dunque forse il giorno più nero non è stato l'11 settembre 2001 ma il 7 novembre 2000, quando alcune centinaia di abitanti della Florida hanno fatto la differenza, in peggio, per sè e per il mondo intero.