E' morto Hugo Chavez, discusso presidente del Venezuela, contestato da chi lo accusava di essere poco democratico, ma amato dalle folle in patria, detestato dalle oligarchie e dagli "interessi forti" venezuelani e non solo.
E' giusto ricordarlo perché ha saputo distribuire la ricchezza, dando qualcosa in più ai più poveri, in un continente dove in troppe volte le elite politiche e economiche non si sono fatti scrupoli a fare i propri interessi a scapito di quelli di milioni di altri cittadini, ricorrendo al colpo di stato quando i loro interessi erano in pericolo.
Chavez non c'è più ma restano le democrazie sudamericane, dove prevalgono i presidenti che provano a contrastare democraticamente le elite. Non resta che sperare che dopo di lui arrivino i Correa e le Dilma Roussef a segnare il passaggio a un nuovo modo di far politica.