Grillo, sabato scorso, ha tenuto il solito comizio-spettacolo a Parma, mescolando un pò di tutto: dalla questione inceneritore, di cui ha parlato poco, arrivando fino a Assange, che ovviamente non c'entra nulla con la città emiliana.
Il tema dell'incontro pubblico era l'inceneritore di Parma, ma sono i debiti l'ossessione del comico genovese.
E quindi ha parlato del presidente sudamericano Correa, attribuendogli un'inesistente laurea a Harvard, forse più prestigiosa di quella vera, all'università dell'Illinois, ma anche del debito pubblico e del debito di Iren.
Sul debito pubblico italiano ha elaborato una complicata teoria: un anno fa eravamo falliti, ha detto, ma siccome il debito era al 60% in mano ai francesi e ai tedeschi che sarebbero stati travolti dal nostro fallimento, hann mandato Monti e fatto intervenire la Bce in modo da potersi liberare dei titoli italiani. I francesi li hanno venduti e noi li abbiamo ricomprati. Ciò, secondo Grillo, fa crescere il debito.
Ovviamente tutto ciò non è vero. Sarebbe bello se lo Stato comprasse i titoli in circolazione, visto che sono quotati sotto la parità: se lo stato comprasse per 90 centesimi un titolo che rappresenta un debito di 1 euro, ci guadagna e il debito scende. Ma non è successo e neppure si realizzerà la previsione di Grillo di un fallimento dell'Italia.
Infine c'è un'affermazioni che dimostra i limiti enormi del comico ligure. Dopo 1 ora e 3 minuti (qui il video) spiega che Iren dovrebbe essere fallita perchè ha "3 miliardi di deficit" ovvero "3 miliardi di perdite".
I debiti diventano perdita. Ossessione per il debito o semplice falsificazione della verità a opera del ragionier Grillo, che dovrebbe conoscesere la differenza tra deficit e debito?