27 settembre 2012

Fiorito

Fiorito, Polverini e tanti altri: sono loro l'oggetto dell'attenzione dei media in questi giorni, vale a dire da quando si sono scoperte le pazze spese del Pdl laziale.

C'è un aspetto di questa e di altre vicende simili che trovo incredibile: in Italia nessuno ha mai controllato nulla, neppure chi sostiene di far politica allo scopo di controllare i politici.

Che dire infatti di quanto sta emergendo a proposito di Matteo Renzi che da presidente della provincia di Firenze (vedi qui) è riuscito non solo a spendere soldi per viaggi e ristoranti, ma anche a dare un contributo non richiesto al celebre MIT di Boston, a dare un contributo a un convegno sulle elezioni americane e un altro all'accensione dell'albero di Natale?

Quando scrissi un post (vedi qui) per spiegare come il Movimento 5 Stelle usava i soldi pubblici, la notizia era su internet da tempo. Solo qualche settimana dopo qualche giornale s'è reso conto che il partito grillino usava i fondi pubblici per pagare le interviste.

Fino a quel momento solo qualche sconosciuto blogger aveva spulciato i conti del M5S, notando qualche stranezza, ma nella totale indifferenza di chi conta.

Nel caso del Lazio la situazione sembra peggiore. Spendevano soldi a palate ma nessuno oggi si vanta di aver scoperto da tempo gli eccessi di Fiorito e soci. Nessuno evidentemente controllava, neppure chi si candida in politica proprio per fare le pulci ai politici.

Uno scenario davvero desolante. La strada per ridurre gli sprechi è lunga, anzi lunghissima.