Ho seguito per qualche minuto Servizio Pubblico con ospite Silvio Berlusconi.
Giusto il tempo di sentire le bizzarre teorie di un'imprenditrice veneta (vedi qui)che invece di fare una domanda all'ex presidente del consiglio sulle difficoltà delle imprese, ha spiegato le sue idee sulla moneta e le banche.
L'imprenditrice ha sottolineato che gli imprenditori faticano a trovare credito e ha spiegato che i governi sbagliano a salvare le banche. Meglio dunque lasciare che le banche falliscano? La signora non s'è chiesta: se le banche falliscono, poi chi eroga il credito? Se la mucca fa troppo poco latte e la trasformiamo in hamburger, forse il latte a disposizione aumenta?
Poi l'imprenditrice ha spiegato che da Monti si aspettava solo una riforma monetaria e che tutti i problemi si risolverebbero con la sovranità monetaria.
Che significa, in soldoni: ridateci la lira e diamo alla Banca d'Italia la libertà di emettere lire in quantità. Possibile?
No. Gli USA possono emettere più dollari del necessario senza causare un eccesso di inflazione e svalutazione perché il mondo è pieno di soggetti che acquistano dollari. Non solo per utilizzarli, ma anche come strumento di riserva.
Lo stesso accade, sia pure in misura ridotta, con l'euro, acquistato dalle banche centrali e dagli investitori. Non potrebbe succedere con la lira.
Se emettessimo lire in gran quantità per risolvere i nostri problemi, la lira si svaluterebbe, i capitali girerebbero alla larga dall'Italia e l'inflazione salirebbe, rendendoci meno competitivi.
La sovranità monetaria dunque non è una soluzione. E' solo un'illusione, buona per qualche personaggio strambo in un programma televisivo