Dunque i referendum sono validi e con buona pace del chimico Battaglia ha votato la maggioranza degli aventi diritto al voto.
Non solo: ha votato SI la maggioranza degli aventi diritto al voto.
Il referendum con il maggiore numero di NO è stato quello sull'energia nucleare. Il 54,8% degli aventi diritto al voto (compresi gli italiani residenti all'estero) ha votato il referendum e il 94,1% di questi ha votato SI.
Ora, il 94,1% del 54,8% significa che il 51,567% di tutti gli italiani con almeno 18 anni ha votato SI, mentre poco più di un terzo di italiani ha eletto il governo in carica. Alla faccia di chi, come Battaglia, considerava addirittura antidemocratico il voto.
I numeri ingannano solo chi vuole essere ingannato e le cose cambiano. In democrazia ma anche in economia. Fare previsioni su una centrale nucleare che si costruirà tra 15 anni come se tutto il resto (i prezzi dell'energia, le tecnologie esistenti, ecc) fosse destinato a restare uguale, non ha senso, proprio come non ha senso dire che i referendum sono antidemocratici perchè vanno contro il volere di un governo eletto 3 anni fa da una minoranza di italiani.