
Purtroppo la notizia temuta è arrivata. Steve Jobs è morto.
Non mancano i giudizi, le storie e gli aneddoti su Jobs che avrà avuto pregi e difetti come tanti leader di aziende famose americane, ma in una qualità superava tutti: ha capito cosa vuole chi compra un computer. Ha cioè capito che chi offre un prodotto o un servizio non deve costruire qualcosa per se stesso, ma per il cliente.
Ha capito che il prodotto dev'essere semplice, non deve avere istruzioni complicate, non deve sembrare destinato a un pubblico di esperti, non deve chiedere all'acquirente di ragionare come un ingegnere che sa tutto di computer, ma, al contrario, si deve immaginare che il cliente non sappia nulla, ragioni in modo semplice, voglia usare comodamente ciò che compra.
Mentre gli altri pensavano a costruire un'azienda solida, lui da Apple s'è fatto cacciare. Mentre gli altri puntavano a computer destinati alle scrivanie degli ufficili, Steve Jobs ha immaginato che i suoi computer entrassero in casa, occupassero il tempo libero e quindi fossero belli, semplici da usare, ricchi di contenuti per il tempo libero oltre che per il lavoro e lo studio.
Questa era la grandezza di Jobs, la ragione per cui il suo nome sarà per sempre associato al computer e per cui vale la pena ricordarlo. Sperando che altri imparino da lui e ci regalino prodotti fatti con la stessa mentalità, quella di chi compra e non quella di chi produce.