
Negli ultimi giorni sta succedendo qualcosa di molto grave, che meriterebbe molta più attenzione di quella che ottiene nei mass-media. Si sta per liquidare exia, una banca franco-belga-lussemburghese sull'orlo del fallimento.
S'è scoperto di recente che la banca ha comprato titoli greci e derivati investendo decine di miliardi, che il valore di tali titoli s'è fortemente ridotto negli ultimi mesi e che Dexia s'è dimenticata di svalutarli.
Se una banca compra un titolo che dà diritto, a fronte dell'esborso di 100 euro, di incassare 100 euro più gli interessi, e il titolo è scambiato a 95 deve svalutare il titolo, contabilizzando una perdita pari alla differenza tra il prezzo pagato (100) e il valore di mercato (95).
Le banche svalutano poco per volta i titoli che perdono valore oppure cedono il titolo, riportando una perdita.
Dexia invece s'è comportata come se i titoli valessero il prezzo pagato al momento dell'acquisto. Ha finto di vivere in un mondo senza crisi, s'è comportata come se il possesso di titoli greci o di derivati non comportasse alcuna perdita.
In questo modo Dexia ha superato senza problemi gli stress test, vale a dire le verifiche destinate a accertare la solvibilità delle banche. E questo è impressionante, perché si sono invocati gli stress test come strumento capace di discriminare le banche solide da quelle che richiedono un aumento di capitale.
Le banche che non hanno superato lo stress test hanno ricapitalizzato. Non è detto che serva o che sia così importante, ma almeno l'hanno fatto.
Dexia è stata ricapitalizzata qualche anno fa e ha superato lo stress test perchè i conti erano inattendibili.
Appena Dexia è entrata nel mirino dei mercati che, compreso il problema, hanno iniziato a cedere le azioni della banca, anche i correntisti hanno fatto la loro parte, ritirando in pochi giorni 300 milioni di risparmi dai conti correnti. La BCE è stata costretta a intervenire, annunciando di aver erogato 500 milioni...A chi? La BCE non l'ha detto, ma tutti hanno capito.
Insomma la situazione delle banche, complice il disastro della Grecia a opera soprattutto della cancelleria tedesca, è tutt'altro che semplice. Trichet lancia l'allarme (vedi qui) e parla di una crisi sistemica, che equivale a un allarme incendio in una raffineria piena di prodotti infiammabili.
Le banche americane hanno capito che le banche europee sono piene di titoli di paesi in difficoltà e non prestano più soldi alle banche europee o lo fanno a prezzi crescenti. C'è il rischio che questo metta in crisi alcune banche e che la crisi si estenda prima alle altre banche e poi all'economia.
Ci sono altre banche con conti inattendibili? Serve davvero ricapitalizzarle? C'è il rischio che la situazione di qualche banca sfugga di mano provocando un altro effetto Lehman Brothers?