Il n. 1 di Bankitalia, candidato per la poltrona di presidente della BCE è passato per Ancona, all'università Politecnica delle Marche durante un convegno dedicato a Giorgio Fuà, esprimendo alcuni concetti interessanti che riassumo e commento di seguito.
L'economia italiana è in difficoltà a causa della bassa crescita. Bene dal 1996 al 2009 (fonte Wikipedia) il PIL italiano è cresciuto in media dello 0,84%. Beh, direi che questi dati sono noti. Forse la domanda da farsi è perché il PIL è cresciuto così poco negli ultimi anni?
L'occupazione irregolare rimane diffusa. Circa il 12% cioé lavora in nero. Benissimo, anche qui questi dati, resi noti dai sindacati, erano noti. Perché non chiedersi come fare emergere il nero?
Oppure perché non chiedersi come frenare l'aumento del debito pubblico?
Oppure come frenare i costi della politica?
O come frenare l'aumento della spesa pubblica?
Elencare i problemi è abbastanza semplice. Trovare le soluzioni un po' più difficile. E soprattutto doloroso. E' vero che non è il ruolo del governatore della Banca d'Italia, però forse da una figura istituzionale di tale calibro ci si aspetterebbe un po' di più che una lista di problemi da risolvere.