21 febbraio 2013

Qualche idea sulla vicenda Giannino

Dopo il master, dal curriculum di Giannino sono scomparse pure due lauree. Giannino ha creato un partito che predica la meritocrazia, ma come tanti che invocano il merito non è certo un esempio per gli altri.

Anzi, sembra che la retorica meritocratica sia inversamente correlata alla qualità di chi parla di meritocrazia: chi ha meno qualità dedica molto tempo a parlare di meritocrazia.

Ho sostenuto più volte che dietro talune teorie economiche ultra-liberiste non c'è molto. Si prendono alcune teorie e si finge che abbiano un fondamento o che siano elaborate da prestigiosi economisti. E magari si considera economista chi parla di economia senza averla mai studiata, ma sembra autorevole.

C'è da sperare che i giornali e le televisioni smettano di chiedere un parere a chi  sembra autorevole e indipendente e invece è solo un politicante e neanche di successo.

Fare per fermare il declino e la vicenda Giannino sono dunque una fortuna, come avevo spiegato un mese fa (vedi qui).

E poi mi chiedo: che Italia è quella in cui un personaggio con un curriculum inventato dà lezioni, partecipa ben pagato a un'infinità di iniziative come esperto autorevole?

C'è da essere preoccupati, soprattutto se, come probabile, prima o poi Giannino spiegherà di aver pagato caro la scelta di essere onesto, dimenticando di essersi arricchito grazie a altre scelte, non proprio onestissime.

Infine, c'è un particolare interessante: alcuni utenti di Wikipedia avevano scoperto nel 2011 che Giannino non aveva conseguito alcun master, e c'erano parecchi dubbi pure sulle lauree.

Come ho scritto in diverse occasioni, spesso i dati sono a disposizione, ma occorre cercarli. Pochi lo fanno, con buona pace di Beppe Grillo, che pensa che mettere i dati in rete garantisca controlli e lo smascheramento del furbetto di turno.