Lungi da me difendere Berlusconi, il secondo peggior presidente del consiglio della storia italiana (dopo Mussolini), ma forse su un punto ha ragione: sarebbe meglio abolire l'IMU sulla prima casa.
A quando ammontano gli introiti dell'IMU?
Si tratta di circa 24 miliardi in totale, pari a circa un punto e mezzo di PIL. Molti soldi per un paese che deve raggiungere il pareggio di bilancio.
Ma l'IMU sulla prima casa pesa solo per il 16% del totale, complici le detrazioni e l'aliquota più bassa proprio sulla prima casa. 3-4 miliardi secondo le stime.
Se così fosse, non sarebbe poi tanto difficile eliminare l'IMU sulla prima casa o almeno ridurla ampliando le detrazioni. 3-4 miliardi non sono poi tanto difficili da trovare.
A questo scopo Berlusconi ha chiesto ai suoi consiglieri come trovare fonti d'entrata alternative, almeno per evitare l'obiezione più facile: se aboliamo l'IMU come garantiamo il pareggio di bilancio?
Sarebbe bello se nella campagna elettorale si discutesse di un tema come questo: è opportuno ridurre l'IMU sulla prima casa e di quanto? E dove prendiamo i soldi? Come distribuiamo vantaggi e sacrifici?
In fin dei conti la politica è anche questo: una scelta tra politiche differenti, tra opzioni diverse su diversi temi.
Se accadrà diventeremo, forse, un paese normale, in cui si discute davvero di programmi. Per ora non resta che osservare che un Berlusconi, di solito pessimo, per la prima volta nella sua lunghissima carriera politica sta trattando con responsabilità un argomento a lui caro.
Sarà merito dei pessimi risultati ottenuti da Berlusconi negli ultimi anni?