In precedenti post (ad esempio qui) mi ero occupato di think thank ultraliberisti che diffondono un'ideologia politico-economica spesso travestita da teoria economica oggettiva.
E' emerso oggi che banchieri e assicuratori della City londinese, ovvero per chi non lo sapesse, la principale piazza finanziaria europea, spendono circa 90 milioni di sterline (oltre 100 milioni di euro) l'anno in attività di lobbying.
I soldi finiscono in gran parte in tasca ai conservatori e servono a banche e assicurazioni per avere leggi favorevoli. Leggi fiscali che permettono risparmi di miliardi di euro e scelte favorevoli a banche e assicurazioni e sfavorevoli a molti cittadini.
Inevitabili le distorsioni provocate dall'attività di lobbying: con 100 milioni di euro si incassano miliardi attraverso minori imposte e con regole fatte su misura. Un ottimo investimento per banche e assicurazioni, con molte ricadute negative per il cittadino, poco tutelato dal politico che riceve un contributo dalle lobbies.
Tra gli effetti negativi, uno riguarda al scienza economica: i soldi di banche e assicurazioni sono usati per finanziare ricercatori che spacciano per inevitabili decisioni politiche e economiche che in realtà rispondono solo agli interessi del finanziatore. La teoria sbagliata finisce per diventare credibile perchè elaborata da qualcuno all'apparenza competente e viene usata nel dibattito politico per raggiungere un certo obiettivo. Ben pagato.