Cinque premi Nobel per l'economia, Kenneth Arrow, Robert Solow (nella foto), Peter Diamond, William Sharpe e Eric Maskin hanno firmato un appello a Obama perchè non si introduca nella Costituzione l'obbligo di pareggiare il bilancio federale.
Le motivazioni riguardano in parte gli effetti sul funzionamento degli organi costituzional, le conseguenze tra organi centrali e periferici, e in parte gli effetti economici del pareggio di bilancio.
La principale ragione economica è che il pareggio di bilancio obbligatorio peggiora le recessioni, perché a farne le spese sarebbero i sussididi disoccupazione, che permettono di
evitare una contrazione troppo forte del reddito disponibile. Non permetterebbe inoltre di uscire dalla recessione puntando sulla spesa per infrastrutture o per ricerca e sviluppo, perché la Costituzione americana non distingue la spesa ordinaria dalla spesa per investimenti, scuola, ricerca o la tutela dell'ambiente.
Sarebbe, in altre parole, un emendamento molto conservatore, che colpisce chi perde il lavoro, accentua gli effetti recessivi senza porre le basi per alcun cambiamento dell'economia e rende meno forte la ripresa dell'economia.
Meglio invece, suggeriscono gli economisti, prendere misure contro il deficit che "comincino a
dispiegare i loro effetti una volta che l’economia sia forte abbastanza
da poterle assorbire".
Infine i cinque economisti spiegano che la Costituzione esistente ha permesso di raggiungere buoni surplus di bilancio alla fine degli anni '90 con opportune scelte, fatte di limiti alla spesa pubblica e di imposte ben distribuite.