Alcuni partiti e movimenti populisti stanno sbandieranno da tempo il vessillo dell'uscita dall'euro. Qualcuno sostiene che l'Italia dovrebbe uscire dall'euro, altri invece propongono un referendum per lasciare agli italiani il diritto-dovere di decidere se restare nell'euro. C'è anche chi porta a sostegno delle proprie tesi le parole di alcuni vincitori del premio Nobel.
Qualcuno, come Stiglitz, ha voluto chiarire bene il problema.
Secondo Stiglitz, che nei mesi scorsi ha dovuto smentire presunte collobarazioni con Grillo (vedi qui), l'euro in assenza di un'Europa più integrata e solidale è stato un errore.
In mancanza di mecccanismi che riequilibrino le storture prodotte dal mercato, sarebbe stato utile avere le vecchie monete che si svalutavano moderatamente, così da ridare periodicamente un pò di competitività ai paesi con economie più deboli.
Con l'euro, tale meccanismo di riequilibrio è venuto a mancare. Ciò ha ridotto la competitività di alcune economie e ingigantito gli effetti della crisi, che avrebbe fatto meno danni se alcuni paesi avessero potuto svalutare, oppure se i paesi del nord europa avessero aumentato i loro stipendi e salari.
Quindi, pensa Stiglitz, l'euro come è stato concepito è un problema, ma non si può uscirne e sbaglia chi illude l'elettore che sia possibile tornare alle monete nazionali. Serve piuttosto un'Europa diversa, che prevede un patto fiscale e uno per le banche, ma non si può tornare indietro.