07 novembre 2012

Obama!

La prima volta che ho seguito un'elezione presidenziale americana, mi stupii della bassa affluenza al voto. Un parente spiegò che dipendeva da una sostanziale accettazione dei valori comuni: nessuno voleva instaurare un regime comunista e quindi, mi disse, non serviva che tutti corressero a votare per non subire scelte sgradite.

Si sbagliava: in passato all'elezione del Presidente USA partecipavano soprattutto i bianchi. Molti americani non sentendosi rappresentati disertavano le urne, anche se questo voleva dire subire decisioni non gradite.

Per questo motivo i repubblicani hanno dominato per 40 anni la politica USA. Dopo Lyndon Johnson, la cui riforma sanitaria è stata bloccata da chi non voleva vedere bianchi e neri negli stessi ospedali, sono arrivati quasi solo presidenti repubblicani, con l'eccezione Carter nel 1976 e di Clinton, che ha vinto grazie all'indipendente Ross Perot.

Nel 2008 e ieri, invece, le minoranze sono entrate nei seggi e sono diventate maggioranza. Merito dei cambiamenti demografici ma anche di Obama e .. del Tea Party che ha messo in evidenza le posizioni radicali della destra, inducendo i moderati e le minoranze a votare per Obama.

La rielezione di Obama è un bene per l'economia perché il Presidente proverà ancora a ridurre le diseguaglianze. I repubblicani avrebbero fatto e, con la maggioranza in uno dei due rami del parlamento, proveranno a fare il contrario.