Ne "Il più grande crimine" Paolo Barnard prende le distanze dai profeti del signoraggio.
Partito "per affrontare il presunto ‘complotto del signoraggio bancario’", Barnard si rende conto che "i signoraggisti non mi offrivano garanzie di autorevolezza, essendo un gruppo assortito di avvocati, medici, traders, giuristi, internettiani non meglio qualificati e/o imprecisati affaristi, insomma, tutto meno che economisti e monetaristi".
Insomma niente di credibile, fatta eccezione "per un paio di nomi accreditati(*), come ad esempio il prof. Willem Buiter, allora professore London School of Economics" (oggi chief economisti presso la banca americana Citigroup) che gli dice: "Chiunque veda nel signoraggio bancario un complotto, è un orso decerebrato".
Il complotto non c'è e i signoraggisti sono poco credibili, secondo Barnard. Che però elabora le stesse proposte dei signoraggisti, e anche in ritardo.
Un signoraggista (vedi qui) nel maggio 2009 proponeva di ricostruire l'Aquila stampando moneta: "Per affrontare la situazione della ricostruzione lo Stato Italiano deve creare ed emettere gratuitamente il denaro".
Barnard propone la stessa cosa, ma 22 mesi dopo, nel marzo 2011: "Se lo Stato avesse ancora la propria moneta sovrana ci sarebbero i soldi per ricostruire L’Aquila’ . Stampando semplicemente i miliardi di euro che occorrono e utilizzandoli per pagare cantieri, tecnici e materiali" (vedi qui).
Dov'è la differenza?
--
(*) accreditato da chi? forse da Gheddafi che finanziava la London School of Economics?