24 gennaio 2011

Premi e punizioni. Ad personam

Il deputato Pdl Luigi Vitali e altri 29 suoi colleghi hanno proposto di introdurre nel codice di procedura penale l'articolo 315-bis che prevede un risarcimento per "ingiusta intercettazione di comunicazioni telefoniche o di conversazioni".

Un imputato intercettato e assolto può chiedere ai magistrati responsabili fino a 100.000 euro. Pagherà il magistrato, non il ministero della Giustizia.

E' una legge ad personam, come spiega Repubblica (vedi qui), consegnata nelle mani di Berlusconi perchè la valuti e decida se modificarla.

Una norma vergognosa, per chi pensa che Berlusconi faccia fare leggi per bloccare o intimidire chi lo sta inquisendo, ma anche per chi crede che le regole debbano essere uguali per tutti.

Perchè, se un magistrato sbaglia, lo si punisce e gli si chiedono i danni, ma si salvano i poliziotti che hanno maltrattato i manifestanti a Genova nel 2001?

Famiglia Cristiana (vedi qui) ha scoperto che i poliziotti condannati per gli eventi di Genova non pagheranno mai per le loro responsabilità. Grazie ad una legge fatta apposta. Niente carcere, niente effetti sulla carriera e niente effetti sul portafogli. Paga la collettività, mentre i condannati hanno già fatto carriera.

Un poliziotto che massacra un manifestante sta tranquillo. Un magistrato che intercetta un VIP poi assolto, paga di tasca propria.

Due pesi e due misure. A piacimento della destra di governo.