21 gennaio 2011

New York, abbiamo un problema....




Guardate i grafici. Si riferiscono all'indice Dow Jones Industrial e all'indice SP 500 che unisce le 500 azioni più importanti quotate alla borsa di New York.

Il Dow Jones è poco sotto quota 12.000, oltre i massimi raggiunti nel 2000, prima che scoppiasse la bolla di internet.

Il grafico dello Standard and Poor's 500 è ancora più significativo. L'indice è salito costantemente fino al 2000, poi è sceso fino al 2003 (inizio della guerra in Iraq), poi ha ricominciato a risalire ed è crollato dopo il 2008, con la crisi innescata dai mutui subprime.

Oggi l'indice SP 500 è quasi a quota 1300, non molto distante dai massimi registrati nel 2000 e nel 2008 e ben lontano dai minimi raggiunti dopo lo scoppio delle bolle.

Cosa vuol dire?

Le borse paiono surriscaldate. E' una bolla? E chi lo sa, vien da dire. Di solito gli esperti non concordano mai, prima, ma solo dopo. Quando scoppia, tutti concordano: era una bolla.

Bolla o no, di certo le borse stanno salendo troppo e io mi aspetto che prima o poi qualcuno inizi a vendere le azioni. Basta una previsione negativa per innescare le vendite.

A quel punto gli indici scenderanno, per la gioia di chi ha previsto il calo e s'è liberato delle azioni che iniziavano a valere troppo.

1 commento:

  1. ...e quando sarà troppo tardi e ci saremo distribuiti un bel po' di stock option, allora scaricheremo le conseguenze su tutti i contribuenti, meglio ancora se riusciamo a spalmarle su tutto il mondo...

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