
Prima la notizia di un nuovo sponsor, in sostituzione dello sponsor storico, Pirelli. Si tratterebbe di Ethiad, compagnia aerea con sede nel Golfo Persico che possiede il 49% di Alitalia e presente nel calcio con la sponsorizzazione del Manchester City. 25 milioni l'anno per 5 anni, più di quando incassano dai loro sponsor Juventus e Milan.
Poi però arriva la smentita di Ethiad e l'Inter dice che ci sono trattative in corso con Pirelli e altri potenziali sponsor.
Seconda notizia, il bilancio. Si annuncia una perdita prevista di 90 milioni che diventano 74 con la spiegazione che sarebbero stati di meno se non ci fossero state sanzioni UEFA per precedenti bilanci troppo in rosso. Ma si scopre una nota del bilancio che spiega che la perdita a livello consolidato, cioè tenendo prensente le diverse società dell'Inter, supera i 140 milioni.
In pratica una società del gruppo, Inter Brand, viene conferita a Inter Media and Communication (come spiega la Gazzetta dello Sport) e ciò genera una plusvalenza che migliora i conti dell'Inter ma non se si consolidano i conti del gruppo.
La terza notizia riguarda il vecchio proprietario, Massimo Moratti, sempre più intenzionato a cedere la quota ancora posseduta, poco meno del 30% della società. Già ma a chi venderebbe Moratti? Certo non a Thohir, che pare non interesssato a diventare il proprietario di tutta la società (in realtà piccole quote simboliche sono in mano ad altri azionisti, per cui Thohir avrebbe quasi il 100% dell'Inter).
Si sa da tempo dell'irritazione dell'ex presidente per le scelte del successore, che ha estromesso i suoi fedelissimi dalla gestione della società. La volontà di vendere le quote residue può significare che prima o poi sarà necessario ricapitalizzare la società e che Moratti vuol evitare di trovarsi costretto a scegliere se sottoscrivere la sua quota dell'aumento di capitale.
Tre notizie che, unite alle strane dichiarazioni di ottimismo di Thohir, che secondo Goal.com avrebbe dichairato che il risultato operativo è positivo e i conti migliorano, paiono piuttosto un campanello d'allarme per il futuro.
I conti vanno male, qualche operazione di mercato è stata fatta solo per aggiustare i conti e il futuro non è poi roseo come il presidente nerazzurro vorrebbe far credere, visto che molti giocatori sono stati acquistati con clausole che prevedono un pagamento futuro (vedi qui).