24 marzo 2010

Le citazioni di Zeitgeist



Sul film "Zeitgeist" abbiamo accennato qualcosa. Ed anche le citazioni che i signoraggisti adducono come prova sono state oggetto di qualche commento (vedi qui e qui). Insomma, ci siamo chiesti, sono realmente "probatorie"? Non sembra.
Attingendo dall'ottimo lavoro svolto da Cospyracyscience, spendiamo qualche parola sulle citazioni che appaiono nel capitolo sulle banche e sul signoraggio in "Zeitgeist", tentando di contestualizzarle, anche se in due righe, e non di lanciarle nel vuoto come fa il film, sperando si possa invogliare in una ulteriore ricerca i potenziali interessati:
C'è qualcosa dietro il trono, più grande del Re stesso. (Sir William Pitt, House of Lords, 1770)
La citazione completa suona così:
A long train of these practices has at length unwillingly convinced me that there is something behind the throne, greater than the throne itself.
La si può leggere in un libro del 1859 (The Quarterly di William Close) o in pubblicazioni più recenti.
William Pitt si espresse giudicando una controversia con il Re Giorgio III che era troppo impassibile nei confronti di Lord Bute (vecchio tutore promosso dal Re stesso alla carica di Primo Ministro, rompendo la vecchia leadership che esisteva) e non teneva conto della sua grande influenza. La frase è da vedere più come una sorta di insulto, perchè metteva in luce la debolezza del trono.

Il mondo è governato da personaggi molto diversi da quelli che immaginano coloro che non si trovano dietro le scene (Benjamin Disraeli, English Statesemen, 1844)
Il film sbaglia perfino a riportare il nome, è Disraeli non Dislaeli. La frase allude alla riforma elettorale del 1832 del Regno Unito e al Whig Party. Molte volte questo aforisma viene abbracciato per dimostrare la causa antisemita dove il controllo del sistema sarebbe in mano agli ebrei. (qui un abstract di un articolo dall'archivio di Jstor, consultabile interamente solo in alcune università)
Così il "dietro le scene" si intende esclusivamente come gli accordi che vengono presi tra le alleanze nel prendere decisioni governative. Nulla che va nel trascendente insomma.

La verità su questo tema è che elementi della finanza sono proprietari del governo nei suoi cardini principali sin dai giorni di Andrew Jackson (Franklin D. Roosevelt, US President, 1933)
Questa citazione sembra non esistere!
La fonte si ipotizzava essere una lettera mandata al colonello Edward M. House. Con precisione: F.D.R.: His Personal Letters, 1928-1945, edited by Elliott Roosevelt (New York: Duell, Sloan and Pearce, 1950), pag. 373. I ragazzi di CospiracyScienze hanno cercato nei database accessibili tramite internet e in varie biblioteche, ma nessuno ancora è riuscito a trovare questa benedetta frase scritta su un pezzo di carta.

Io credo che le istituzioni bancarie siano più pericolose per le nostre libertà di quanto non lo siano gli eserciti permanenti... Se il popolo americano permetterà mai alle banche private di controllare l'emissione del denaro, dapprima attraverso l'inflazione e poi con la deflazione, le banche e le compagnie che nasceranno intorno... priveranno il popolo dei suoi beni finché i loro figli si ritroveranno senza neanche una casa sul continente che i loro padri hanno conquistato. (Thomas Jefferson)
Il documentario non riporta la data della citazione ma solo la data di nascita e morte di Jefferson. Noi abbiamo anche tentato di commentare la frase in questione, però non siamo certi che davvero Jefferson l'abbia realmente pronunciata o scritta. Nulla di riscontrato tra i database o altri lavori che riguardano opinioni sul lavoro delle banche. In alcune lettere trovate, Thomas Jefferson era solo preoccupato del potere delle banche di emettere e fabbricare una "propria" moneta.

Se volete rimanere schiavi dei banchieri e pagare il costo della vostra stessa schiavitù, consentito loro di continuare a creare moneta e di controllare il credito di una nazione (Sir Josiah Stamp 1880-1941)
La frase, oltre ad essere vaga letta così, è riportata in modo totalmente sbagliato (come già qualcuno aveva fatto notare nei commenti al vecchio post). Questa è quella completa:
Banking was conceived in iniquity and was born in sin. The Bankers own the earth. Take it away from them, but leave them the power to create deposits, and with the flick of the pen they will create enough deposits to buy it back again. However, take this power away from them, and all the great fortunes disappear, and they ought to disappear, for this would be a happier and better world to live in. But, if you wish to remain the slaves of Bankers and pay the cost of your own slavery, let them continue to create money and control credit.
Nel film sembra che Stamp parli del sistema creditizio, invece si riferisce alle persone che vanno a depositare i soldi in banca.

Sono uno degli uomini più infelici. Io ho inconsapevolmente rovinato il mio paese. Una grande nazione industriale è ora controllata dal suo sistema creditizio. Non siamo più un governo della libera opinione, non più il governo degli ideali e del voto della maggioranza, ma il governo dell'opinione e della coercizione di un piccolo gruppo di personaggi dominanti. (Woodrow Wilson, 1919)
La frase originale si trova qui, ed è un pò diversa. E' stata pronunciata in un discorso del 1912, quando ancora non era in vigore la legge del Federal Reserve (Federal Reserve Act). Come può, quindi, Wilson rammaricarsi di un qualcosa che ancora non era stato approvato?

Non serve molto, queste spese sono davvero due parole a fronte di qualche breve ricerca, ma sarebbe sufficiente un maggior rigore storico per far cadere i (pur affascinanti) castelli di sabbia che si reggono su affermazioni superficiali, decontestualizzate e viziate da ferme convinzioni personali, che solo documentari cospirazionisti alla Zeitgeist possono intavolare.

1 commento:

  1. Joseph ha pubblicato le sue fonti, grazie a quello possiamo avere la quasi assoluta certezza che la frase di Josiah Stamp è inventata.

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