23 aprile 2016

La Germania contro i tassi negativi

Perchè la Germania non ci sta ai tassi di interesse negativi della BCE, con i massimi dirigenti della Bundesbank si schierano contro le mosse della BCE guidata da Draghi e col governo tedesco che prova, senza successo, a porre un limite ai titoli di Stato posseduti dalle banche?

I tassi di interesse prossimi o inferiori allo zero non possono piacere a chi ha fondi da investire, come ad esempio i fondi pensione. Questi fondi raccolgono i contributi dei lavoratori per anni per poi erogare una pensione.

Se i tassi sono pari a zero, il fondo deve investire i soldi raccolti in modo più rischioso, oppure rinunciare a offrire un rendimento. In questo secondo caso il lavoratore si riprende i soldi versati e tanto vale tenerli sul conto corrente senza pagare un commissione al fondo pensione.

Così la Germania prova in tutti i modi a cambiare le cose, chiedendo di modificare le scelte della BCE che hanno fatto scendere i tassi grazie al rifinanziamento delle banche che, con i soldi della BCE, acquistano grandi quantità di titoli di stato.

Se le richieste tedesche fossero accolte, le banche dovrebbero vendere parte dei titoli di stato posseduti, con conseguente aumento dei tassi e dello spread. Sarebbe una boccata d'ossigeno per i fondi tedeschi ma vorrebbe anche dire maggiori costi per quei paesi che, come l'Italia, traggono beneficio dai tassi vicini allo zero.