Ma lui, Henry Ford, lo capiva?
Stando a Kenneth Galbraith, che ne parla a pagina 217 e 218 di Soldi (Mondadori), si direbbe proprio di no.
Una delle banche in difficoltà era la Union Guardian Trust. Ford e le sue imprese avevano tre conti presso la banca di 7,5 milioni, un altro di 17,5 milioni presso la Guardian Trust Company e circa 25 milioni alla First National Bank of Detroit.
Nel tentativo di salvare la Union Trust si chiede di "subordinare le sue esigenze a un prestito di salvataggio. Era un dovere civico", scrive Galbraith. Ma Ford dice no, ritenendo sbagliato il salvataggio, e che tutto sommato il fallimento non era una cattiva esperienza.
Il giorno dopo il governatore del Michigan chiuse tutte le banche e "tre settimane dopo, quando Roosevel assunse i poteri, erano ancora aperte soltanto le banche del Nordest", continua Galbraith.
Ford riteneva che la gente non capisse il funzionamento di banche e sistema monetario. Ma neanche lui l'aveva capito, convinto che il sistema bancario fosse in contrasto con l'industria al punto da poterne causare la fine.